Sanità: a Porto Garibaldi il taglio del nastro all'ambulatorio Ifec. Il sindaco: "E' un servizio di collegamento fra la gente e il territorio".

L'ambulatorio si trova in via Teano 5

Data :

7 aprile 2025

Sanità: a Porto Garibaldi il taglio del nastro all'ambulatorio Ifec. Il sindaco: "E' un servizio di collegamento fra la gente e il territorio".
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Descrizione

È stata inaugurata lunedì 7 aprile la sede del servizio dell'Infermiere di famiglia e comunità già attivo a Porto Garibaldi in via Teano 5.

All'inaugurazione era presente il sindaco Pierluigi Negri e l'assessore al Welfare ed ai Servizi alla persona Rosanna Cinti.

“Come Amministrazione comunale ci siamo presi a cuore l’impegno, grazie anche alla determinazione e al lavoro dell’assessore al Welfare Rosanna Cinti, di trovare dei locali idonei per portare anche a Porto Garibaldi un servizio che è di collegamento fra la gente e il territorio - ha dichiarato Pierluigi Negri, Sindaco di Comacchio - Dobbiamo continuare a collaborare proficuamente con l’Azienda Usl, come fatto fino ad oggi, per portare in questi locali di via Teano 5 anche ulteriori servizi a beneficio della popolazione"”.

La direttrice enerale delle Aziende Sanitarie ferraresi, Nicoletta Natalini ha commentato l’evento: “La prossimità deve essere il principio per dare risposta ai bisogni della popolazione: è doveroso rispondere alle necessità individuando il “setting assistenziale” migliore, aprendosi rispetto ai confini territoriali”. Secondo la Dirigente delle professioni sanitarie del Distretto Sud Est, dott.ssa Federica Borghesi: “L’implementazione dell’infermiere di famiglia e di comunità è una scelta mirata a fornire un’assistenza sempre più proattiva e vicina all’utente nel suo contesto di vita quotidiano. La disponibilità sul territorio di più sedi IFeC ci permette di essere sempre più vicini alla comunità, e per questo ringrazio l’amministrazione comunale. La sinergia con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e tutti gli altri professionisti della sanità consente il superamento delle frammentazioni spesso presenti tra i servizi portando ad una presa in carico del singolo cittadino e della sua famiglia. Si assiste così ad un cambio di paradigma con un approccio assistenziale che passa dall’attesa (es. l’utente si rivolge all’ospedale per un problema sanitario) alla proattività (es. l’IFeC effettua educazione sanitaria per evitare/limitare l’insorgenza di un problema sanitario).”

“Inauguriamo oggi un tassello fondamentale dell’assistenza primaria, un nodo della rete preparato a leggere ed interpretare il bisogno della popolazione, orientandolo all’interno dei servizi sanitaria a sua disposizione - ha sottolineato la dott.ssa Rita Maricchio, Direttrice del Distretto Sud Est – il lavoro a 360° con tutti i professionisti del territorio medici di medicina generale, della Casa di Comunità di Comacchio rappresenta il valore aggiunto nella risposta ai cittadini”.

Hanno partecipato alla mattinata anche Giovanna Carantoni, coordinatrice IFeC, Monica Botti, Anna Mantovani e Chiara Manzati, Infermiere di Famiglia e Comunità.

LA SEDE IFeC DI PORTO GARIBALDI

L’ambulatorio degli Infermieri di Famiglia e Comunità IFeC di Porto Garibaldi è aperto nel periodo scolastico: con appuntamento telefonico dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.00 e al sabato dalle 8.00 alle 13.00, mentre senza appuntamento dalle 12.00 alle 13.00. 

Nel periodo estivo: su appuntamento martedì, giovedì, venerdì dalle 8.00 alle 18.00 e al sabato dalle 8.00 alle 13.00. L’apertura al pubblico senza appuntamento dalle 12.00 alle 13.00 è previsto il lunedì nella sede del Lido di Pomposa (Viale Mar Adriatico, 51) e il mercoledì nella sede di Lido Estensi (Viale dei Lecci, 9).

Recapiti e contatti: Cell. 331/3244404  ifc.lidi@ausl.fe.it

Infermieri di riferimento della cellula sono Monica Botti e Sara Serraino.

La sede rappresenta il presidio principale rispetto alle due sedi secondarie di Lido degli Estensi e Lido di Pomposa. Nel comune di Comacchio è inoltre attiva la sede IFeC all'interno della Casa della Comunità.

CHE COSA È L'IFEC

L’Infermiere di Famiglia e di Comunità svolge il suo ruolo assistenziale, in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.

Una modalità importante, al fine di garantire la massima offerta con percorsi protetti dedicati e per mettere a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale, soprattutto nell’ottica di una medicina del territorio sempre più forte e proattiva, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo per l’utente. Un approccio peraltro previsto sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (PNRR) del Governo.

Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, tramite e-mail e contatto telefonico.

Cosa fa l’Infermiere di Famiglia e Comunità:

·       Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, alla cura e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:

·       Valuta lo stato di salute e i bisogni dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)

·       Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.

·       Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;

·       Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi sanitari o sociosanitari per collaborare alla loro risoluzione;

·       Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;

·       Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.

·       E’ presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.

Come si attiva:

·       Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico.

Per info: www.ausl.fe.it

 

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Ultimo aggiornamento: 7 aprile 2025, 16:38

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