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I colori della street art arrivano in alcune case di via Spina: è in corso il Manufactory Project Festival

A Comacchio i Broken Fingaz e il brasiliano Deco. Lo dirige il comacchiese Riccardo Buonafede

Data :

17 settembre 2025

Il sindaco con il direttore Riccardo Buonafede davanti al murales
Municipium

Descrizione

Un cratere etrusco dove la figura mitologica di Ettore diventa il fiocinino comacchiese che porge l’anguilla pescata in Valle a sua moglie, per sfamare la famiglia. Una “guerra” che i comacchiesi, in passato, affrontavano ogni giorno per poter sostenere i loro cari. Una rivisitazione dell’iconografia classica diventa la rappresentazione di uno dei tre lavori del Manufactory Project Festival edizione 2025.

Murales che artisti di fama mondiale nel campo della Street Art stanno completando a Comacchio, nei muri di alcune case di via Spina e nella facciata del capannone dove vengono realizzate le barche allegoriche del Carnevale sull’Acqua.

 

Il direttore artistico di questo Festival è il comacchiese Riccardo Buonafede, ormai noto a livello nazionale ed internazionale, che si distingue per la sua eleganza calligrafica e iperealista quando rappresenta volti umani, oggetti o frammenti di paesaggi.

 

 

A Comacchio, in occasione di questo Festival è arrivato anche il gruppo Broken Fingaz, un collettivo di street artist psych-pop, originario di Haifa (in Israele) la cui arte è apprezzata a livello mondiale, anche fuori dai confini della street art.

 

Deso, Tant e Unga, questi i nomi dei membri del team, sono nati nelle montagne vicino Haifa e attraverso la loro formazione – all’interno di una piccola comunità di artisti – hanno avuto la chance di sperimentare varie forme creative. La loro ricerca artistica si caratterizza per l’assenza di limiti, figure liquide che si fondono e si confondono in immagini dai confini labili e sfumati. A Comacchio, con un tratto pittorico volutamente non definito, hanno rappresentato la figura di una donna che sta in mezzo alla natura e ad altre figure non ben definite a testimonianza anche della confusione che regna nel mondo in questi tempi.

 

Poi c’è l'artista italo-brasiliano André Lima Rodriguez (in arte Deco, che inizia il proprio percorso artistico nel suo paese di origine, dove prende parte ad una serie di iniziative sociali creative nelle favelas, solo successivamente decide di trasferirsi in Italia e di fare del murales la sua forma artistica prediletta, portando con sé i colori e il brio del suo paese di origine). Sta dipingendo la facciata del magazzino delle barche allegoriche del Carnevale sull’Acqua. E se Buonafede e il gruppo Fingaz hanno usato pittura acrilica ecologica diluita con l’acqua,  Deco invece sta utilizzando i colori a spray per realizzare un murales simile a quelli che ci sono nelle scuole carnevalesche di samba in Brasile.

 

Artisti quindi provenienti da tutto il pianeta con i loro stili che trovano in Comacchio il luogo d’incontro e di confronto. Questo l’obiettivo condiviso con l’Amministrazione comunale attraverso l’assessorato alla Cultura di Emanuele Mari.

 

Gli street artist, che hanno iniziato a lavorare da venerdì 12 settembre, e “che non dipingono solo sui muri ma realizzano anche fumetti e lavori creativi per band famose nel mondo, come ad esempio i Fingaz che hanno collaborato con gli U2”, sottolinea il direttore del Festival Buonafede, nel dipingere, a Comacchio, hanno usato le tecniche più disparate per colorare le pareti delle case che danno su una delle strade di ingresso più importanti della città di Comacchio.

 

Il sindaco Pierluigi Negri, in questi giorni, dopo il saluto di benvenuto di venerdì scorso agli artisti, ha voluto visitare di persona il work in progress dei lavori che il direttore artistico Buonafede definisce come “delle vere e proprie opere di arte contemporanea”.

Murales che hanno riscontrato l’apprezzamento di Negri che ha sottolineato che “queste opere sono un ‘biglietto di benvenuto’ originale a Comacchio”.

 

Il sindaco ha poi aggiunto: “L'artista Riccardo Buonafede nel suo cratere attico vuole rappresentare, in chiave epica, le lotte dei comacchiesi di oltre cento anni fa, per la sopravvivenza contro la fame e la miseria

 

 

I murales che si stanno realizzando si aggiungono alle altre rappresentazioni presenti a Comacchio, come, per fare un esempio, la frase “tie une merevie“(“sei una meraviglia”) posizionata sull’argine che dà verso le Valli, dopo il ponte di San Pietro.

 

Il festival, nella prima edizione del 2018, ha potuto contare anche sulla partecipazione del famoso painter marchigiano Blu, secondo gli esperti uno dei migliori esponenti dell’arte di strada in circolazione. Al Festival hanno preso parte altri artisti e tutti di fama internazionale.

 

Ultimo aggiornamento: 17 settembre 2025, 15:29

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