Descrizione
Stadio comunale del quartiere “Raibosola”, da oggi è ufficiale: presto in quell’impianto di calcio ci sarà la targa di intitolazione ad un campione del Brasile ma con origini comacchiesi. Si chiama Hilderaldo Luiz Bellini, il capitano della squadra brasiliana che, nel 1958, dopo la finale del Mondiale di Svezia, per la prima volta nella storia del calcio, durante la premiazione, nell’intento di mostrarla meglio ai fotografi, sollevò la Coppa (allora si chiamava “Rimet”) sopra la sua testa. E il suo gesto divenne l’iconica immagine naturale della vittoria sportiva, immortalata per sempre dalla statua eretta in suo nome a Rio de Janeiro, davanti allo stadio Maracanà.
L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa in cui il sindaco Pierluigi Negri, con a fianco l’assessore alla Cultura Emanuele Mari, ha reso noto che la Prefettura di Ferrara, dopo il parere favorevole della Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria, ha autorizzato l’intitolazione allo stadio del quartiere Raibosola, come da delibera indicata dalla Giunta di Comacchio. Presenti anche il vicesindaco Maura Tomasi e l’assessore al Commercio Sandro Beltrami.
L’Amministrazione comacchiese infatti, più di due anni fa, accogliendo la proposta presentata da un gruppo di comacchiesi appassionati di storia locale, alcuni dei quali iscritti al Fai, e redatta da Maurizio Marcialis, ha dato il via all’iter per avere l’autorizzazione ad intitolare lo stadio comunale proprio a Hilderaldo Luiz Bellini.
Hilderaldo Luiz Bellini era uno dei figli di Erminio Bellini, nato a Comacchio ma che con la famiglia emigrò in Brasile quando aveva solo tre mesi. Lì poi si sposò, ebbe dei figli e fra questi c'era Hilderaldo che fin da giovanissimo si dedicò al gioco del calcio, entrando nella nazionale dove c'era anche Pelé.
Una figura scoperta quasi per caso. Umberto Carli, appassionato di storia comacchiese, come ha spiegato nel suo intervento tenuto durante l’incontro con la stampa, ha infatti raccontato che insieme ad altri amici, tra cui Angelino Bertarelli che con suo fratello Enzo sono stati gli scopritori di questa figura calcistica, mentre sfogliava delle figurine “le colleziono dal 1957”, ha dichiarato, videro che Hilderaldo Luiz aveva un cognome comacchiese, Bellini appunto.
Così parte la ricerca dei due fratelli Bertarelli che iniziano a trovare delle conferme sulla loro intuizione che Hildieraldo Luiz avesse dei collegamenti con Comacchio.
Enzo Bertarelli spiega ai presenti nell’incontro con la stampa che “le prime tracce le trovai in un romanzo dal titolo La Partita di Piero Trellini che nel dedicare la storia alla vittoria dell’Italia nel mondiale del 1982 contro il Brasile, cita altri giocatori del Brasile fra i quali c’è Hilderaldo Luiz Bellini “di origini comacchiesi”.
Il gruppo di appassionati si rivolge allora all’esperto di ricerca di antiche famiglie comacchiesi sparse nel mondo Marco Bellotti che dopo uno studio accurato sulle origini del giocatore brasiliano Bellini darà conferma che le sue origini sono comacchiesi.
“Lo stadio di via Margherita non aveva ancora un nome preciso e per questo abbiamo accolto questa proposta”, spiega il sindaco Pierluigi Negri in apertura della conferenza, ringraziando l'ex portiere di serie A Luigi Simoni e l’ex allenatore professionistico e prima ancora portiere della Comacchio Calcio Tonino Ferroni per la loro presenza alla conferenza stampa.
Il sindaco ha poi aggiunto: “Credo che la squadra del Brasile del 1958, a partire dal miglior portiere brasiliano Gilmar, i fratelli Santos, Didì, Vavà, Pelè, Garrincha, Amarildo, Zagallo e ovviamente Bellini... non fosse assolutamente inferiore a quella che poi vinse i Mondiali del 1970, ritenuta da molti storiografi del calcio la miglior formazione brasiliana di sempre”. E ancora Negri: “Voglio ringraziare la Prefettura per l’impegno speso per poter arrivare a questa intitolazione”.
“Il nome di questa intitolazione è significativo e conferisce prestigio alla città”, rimarca l’assessore alla Cultura Emanuele Mari che ha fornito alcuni dettagli dell’iter che hanno portato all’ufficialità dell’intitolazione.
Maurizio Marcialis poi ringrazia l’Amministrazione “che ha accolto la nostra proposta”.
A fianco degli amministratori, oltre agli scopritori della figura di Hilderaldo Luiz Bellini, e al gruppo di appassionati della storia di Comacchio c’erano anche il presidente del Gruppo “Comacchiesi nel mondo” Cristian Zappata che da tifoso della Comacchiese ha raccontato l'entusiasmo con cui ha accolto la notizia di questa intitolazione.
Interviene anche il presidente della Comacchiese Calcio Francesco Cavalieri che ha dichiarato: “Altri nomi che hanno fatto molto per Comacchio potevano essere presi in considerazione ma credo che questa intitolazione sia sopra le parti e importante per la città. In tanti anni che sono nel mondo del calcio non ho mai avuto modo di conoscere questa figura del calcio mondiale collegata con Comacchio e per questo ringrazio anche chi ha svolto questa importante ricerca”.
La conferenza poi si chiude con una proposta lanciata da Umberto Carli al presidente della Comacchiese: “Facciamo in modo che la seconda maglia della nostra squadra abbia i colori giallo oro del Brasile”.
Vedi anche l'allegato con l'autorizzazione della Prefettura di Ferrara all'intitolazione dello stadio comunale del quartiere Raibosola.
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Ultimo aggiornamento: 3 settembre 2025, 12:54